Fabrizio Trivelloni (dirigente sporting pavona): "Il richiamo dell’iniziativa trae origini a quanto tradizionalmente accadeva circa trent’anni fa sul territorio Pavonense – gruppi di ragazzi si identificavano in “vie o piazze”, e davano seguito ad indimenticabili gare calcistiche su improbabili campetti sterrati o anche asfaltati, allestiti per l’occasione”
(SPORTING PAVONA) - Pavona, 23 Agosto – Nasce nel mese di Settembre a Pavona “PALLAVIANDO” – il Palio delle Vie della cittadina di Pavona - manifestazione a carattere torneistico promozionale socio sportivo, che si svolgerà in quattro eventi domenicali pomeridiani. Saranno le date di Settembre del 10, 17, 24 e del 1 Ottobre, che formeranno il calendario delle iniziative pallavolistiche organizzate dallo Sporting Pavona Castelgandolfo. ”L’idea del progetto è quella di aggregare sul territorio, attraverso il gioco della pallavolo, gli abitanti delle diverse zone della cittadina, identificando gruppi e / o squadre, con le denominazioni di “vie / piazze”, e che si confronteranno fra di loro dando vita a momenti ludici e promozionali” – dichiara Fabrizio Trivelloni, Responsabile Progetti Sporting Pavona. “Il richiamo dell’iniziativa trae origini a quanto tradizionalmente accadeva circa trent’anni fa sul territorio Pavonense” – continua Trivelloni – “laddove gruppi di ragazzi si identificavano in “vie o piazze”, e davano seguito ad indimenticabili gare calcistiche su improbabili campetti sterrati o anche asfaltati, allestiti per l’occasione”. Scopo dell’iniziativa è mettere in risalto quelle semplici tradizioni, con le quali alcune generazioni sono cresciute valorizzando quelle che erano le “tante o poche” risorse locali. Conclude Trivelloni, “costumi e modi di fare, che hanno determinato sul territorio quella fidelizzazione, che ad oggi motiva molte famiglie a trasmettere ai propri figli quel senso di appartenenza al territorio. Trasmettere ai giovani l’intimo legame al luogo in cui si vive, è uno dei modi per combattere il disagio giovanile; aiutare i nostri ragazzi ad avere durante la crescita, piccoli obiettivi chiari e concreti, avviene anche insegnando agli adolescenti ad apprezzare il reale valore delle cose che si hanno”. Su queste basi, progettare insieme un percorso costruttivo e non virtuale, deve essere l’obiettivo a cui debbono tendere le vecchie e le nuove generazioni, al fine di raggiungere viceversa tutte quelle cose che si vorrebbero avere. PROGRAMMA Sporting Pavona Castelgandolfo organizza 4 eventi pallavolistici, presso la Palestra ICS “A.Gramsci”, Via Pescara (Pavona) > Settembre: 10 / 17 / 24 - Ottobre: 1 - orario inizio/fine: 16.00-19.30 (ad ogni evento) - iscrizione gratuita (ad ogni evento) - aperta a tutti - per tutte le fasce di età - calendari gare, suddivisi per fasce di età, famiglie, e zone di residenza territoriale (vie e / o piazze) - buffet finale (ad ogni evento) - gli iscritti sono invitati a portare una pietanza (dolce / salato) e una bibita (acqua o altro) - ISCRIZIONI e INFO [Per formare le Squadre - Comunicare: Nome, Cognome, Età, Via di residenza] > Ilaria/Chiara/Sara Trivelloni: 3456180672 > Graphos Pavona, Via Taranto 1 angolo Via del Mare dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00 - Tel. 0686608036 > Paola Fioretti: 3898035465 > Gazebo presenti in Piazza Berlinguer nelle giornate: 9/10 - 16/17 - 23/24 - 30 Settembre / 1 Ottobre > www.apsdsportingpavona.net - pagina sito web pallaviando > pagina facebook (www.facebook.com/pallaviando.palio.pavonense/) - cliccare sul pulsante "invia messaggio" > [email protected] di Fabrizio Trivelloni Mail [email protected] Cell. 3392742961 Fonte: Ufficio Stampa
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Cristina Colasanti (genitore): "Difficilissimo fare il genitore di una atleta, si rischia sempre di sorpassare la sottile linea tra un genitore attento all'attività della figlia e un genitore che si improvvisa DT, mettendo bocca su argomenti dei quali è assolutamente digiuno, iniziando discorsi, alla fine dei quali mia figlia mi dice: Le cose della mia squadra tu non le devi sapere”
(SPORTING PAVONA) - Pavona, 17 Agosto – Prosegue la girandola di interviste ai genitori degli atleti dello Sporting Pavona Castelgandolfo; al vaglio, esperienze, aspettative, difficoltà nella gestione della pratica sportiva. Sarà oggi una mamma, la Sig.ra Cristina Colasanti, che ci racconterà come è vissuto dalla famiglia l’impegno pallavolistico della figlia Francesca. Cosa ci si aspetta dall’ambiente sportivo, nel quale il proprio figlio trascorrerà parte della propria vita? “Due anni fa cercavo una palestra di pallavolo per mia figlia, ma non una qualunque, una dove al di là dei risultati si divertisse, trovasse un ambiente adatto a lei. Questa era la mia aspettativa... vederla felice. La sua era di giocare a pallavolo”. La scelta a volte è soggettiva, ed è in linea con quelle che sono le convinzioni ed i modi di fare della famiglia, quale società sportiva avete scelto? “Abbiamo scelto lo Sporting Pavona Castelgandolfo. Non è stato facile scegliere, e non è facile poi inserirsi in un gruppo già formato. Dopo due anni al Pavona credo che ... ci siamo riuscite”. Quanto è stato difficile trovare il giusto equilibrio tra lo sport e le altre attività? “Molto difficile. Il risultato è arrivato dopo due stagioni molto intense, tre allenamenti a settimana, la presenza oltre che nella sua categoria (under 16) anche in under 18 e una breve presenza in serie D, la scuola che pesa come un macigno e la blocca spesso, fino a dover arrivare al compromesso di non poter andare in palestra più di quattro volte a settimana”. Abitate a Santa Maria delle Mole ... “Si è vero, e con lei mi impegno anche io a portarla avanti e indietro da Pavona e poi in giro ovunque si debba andare a giocare in trasferta. Inutile fare gli eroi ... è un gran sacrificio!”. Note dolenti, e se poi il figlio non gioca in gara? “E’ dura farsi ore di macchina per poi magari vederla in panchina tutto il tempo della partita. Ecco la cosa più dura per un genitore ... non poter partecipare al gruppo che è in campo”. E durante la gara allora cosa si fa? “Innanzi tutto non si capisce perchè si usa una strategia piuttosto che un'altra, ed allora ... si tifa, si tifa come matti”. Nel pre gara, diresti che sono più tese le ragazze o i genitori? “Allora, si parte carichi da casa, si partecipa al nervosismo di queste atlete e si cerca di calmarle mentre noi genitori siamo più in tensione di loro. Che presuntuosi!!!”. E quando la gara è finita? “Conclusa la partita, il tifo, la tensione, allora in macchina iniziano grandi chiacchierate liberatorie”. Francesca cosa ti dice? “In quel momento mia figlia mi spiega il perchè di tutto quello che è successo, esterna la sua felicità per la vittoria o la rabbia per la sconfitta ma alla fine l'unica cosa che rimane è la felicità di praticare la pallavolo” Quanto è difficile fare solo l’accompagnatore e non il genitore durante la gara? “Difficilissimo fare il genitore di una atleta, si rischia sempre di sorpassare la sottile linea tra un genitore attento all'attività della figlia e un genitore che si improvvisa DT” – riprende Cristina – “... mettendo bocca su argomenti dei quali è assolutamente digiuno iniziando discorsi alla fine dei quali mia figlia mi dice: le cose della mia squadra tu non le devi sapere”. Che personalità Francesca ! Possibile che ti sta lanciando un segnale del tipo “non invadere il mio mondo?” “In effetti mi ricorda che lei è il giocatore; è felice ed io devo solo supportarla”. L’esperienza sportiva contribuisce alla crescita di Francesca? “Riconosco che praticare questo sport le sta anche dando delle basi per la vita fuori dalla palestra, tanto da aver maturato in poco tempo sentimenti come lo spirito di corpo, accettazione del confronto con gli altri o l'accettazione di una delusione”. Se poi, unitamente alla prioritaria crescita della giovane, arriva anche qualche gioia sul campo ... “In questa ultima stagione poi il medagliere l'ha ripagata di tutti i sacrifici: la gioia dell'11 e poi del 17 giugno sarà difficile da dimenticare!!!”. E concludendo, in tutto questo, la motivazione che ripaga dei tanti sacrifici la famiglia di Francesca? “Per quello che riguarda me, sono due anni che centro sempre l'obiettivo: mia figlia cresce in maniera salutare e felice”. Grati a Cristina per aver accettato questo interessante confronto, che ha offerto significativi spunti di riflessione, che delineano i confini delle relazioni tra tutte le parti in causa concorrenti alla crescita dei nostri figli, in un contesto sportivo. di Fabrizio Trivelloni Mail i[email protected] Cell. 3392742961 Fonte: Ufficio Stampa Sara Trivelloni (Responsabile Minivolley e Scuola): "Con il Club e la Scuola abbiamo svolto attività di minivolley, la palla è attrazione e tra i giovani c’è entusiasmo”
(SPORTING PAVONA) - Pavona, 18 Agosto – A tu per tu con Sara Trivelloni, giocatore della Serie D e Responsabile del Settore Minivolley e Scuola dello Sporting Pavona Castelgandolfo, che oggi ci sintetizzerà l’esperienza della stagione 2016-17 e le novità per la prossima, spiegando il Progetto Fipav Volley S3 e Spikeball (puoi visualizzare il progetto seguendo il link sul nostro sito). Ciao Sara, parliamo della stagione scorsa, quale è stato l’impegno del Pavona nel settore Minivolley? “Abbiamo svolto un lavoro di raccordo tra le attività effettuate nel Club, e quelle in collaborazione con la Scuola”. Con quale scuola avete collaborato? “Abbiamo partecipato in orario curricolare alle attività di gioco sport inserite nel POF scolastico dell’Istituto Comprensivo di Castel Gandolfo”. Come è stato il rapporto collaborativo con l’Istituto Scolastico? “Direi che preliminarmente, dobbiamo ringraziare il Dirigente Scolastico, la Prof.ssa Anna Rita Giuseppone, ed il Consiglio di Istituto, per aver inserito l’attività di gioco sport minivolley nel POF” – continua Sara - “e poi tutte le docenti delle classi I, II, III, IV, V, per avere sempre armonicamente interagito durante le esercitazioni, ed infine grati a Roberto Tosi, e tutto lo Staff non docente per il supporto logistico che ci ha sempre consentito di lavorare in sicurezza”. L’attività svolta nel Club, impegni, e difficoltà riscontrate? “Il lavoro svolto nell’associazione è strettamente connesso alla disponibilità delle strutture sportive comunali o provinciali, che ci ospitano; è sincronizzato e dipendente dalle primarie attività scolastiche che precedono il nostro ingresso in palestra” – riprende Sara – “in questo senso svolgiamo la programmazione quotidiana all’interno del calendario di allenamenti settimanali che proponiamo alle famiglie ad inizio stagione sportiva” – conclude Sara – “ne consegue che a volte, eventuali disagi logistici sono collegati al contesto operativo nel quale necessariamente dobbiamo lavorare”. Parliamo del gruppo minivolley Sporting Pavona, in che modo è stata svolta l’attività? “Abbiamo proposto alle famiglie, una molteplicità di turni all’interno della settimana, quindi la possibilità di scegliere la frequenza alle sedute più conformi alle diverse esigenze familiari”. Quali sono le difficoltà che le famiglie prioritariamente incontrano durante la fase giovanile, di avviamento allo sport? “Tipicamente parliamo di una fascia di età compresa tra i cinque ed i dieci anni, laddove non di rado incontriamo bimbi che settimanalmente praticano anche due o tre sport differenti” – continua Sara – “far coincidere e coesistere orari, giorni, e disponibilità genitoriali non è cosa semplice”. E l’attività proposta ai giovani che si avviano allo sport, quale è? “L’attività deve essere divertente, il gioco è alla base di ciascuna esercitazione, ed attraverso la proposta di attività ludiche, sviluppiamo le capacità motorie e i presupposti necessari all’apprendimento delle tecniche di base”. Come fate tutto questo? “I giochi vengono adattati alle diverse fasce di età ed alle possibilità di ciascun bimbo; la modifica di alcune regole della pallavolo, il blocco della palla, il consentire il rimbalzo a terra della medesima sono accortezze che avvicinano il giovane al piacere di giocare” – continua Sara – “anche variare la dimensione del campo, l’altezza della rete e il numero di giocatori per squadra, aiutano a sviluppare quei meccanismi indispensabili di adattamento alle situazioni che saranno il corredo di ciascun buon pallavolista”. Ed i tornei? “Il coinvolgimento ed i momenti di confronto con gruppi di altri Club, è vissuto dalle famiglie e dai giovanissimi con entusiasmo” – continua Sara – “si passa dalle manifestazioni al chiuso - nelle palestre - a quelle di piazza; ai torneoni in forma di tappe calendarizzate, per arrivare al grande evento dei Fori Imperiali – Memorial Franco Favretto – che direi è la sintesi della festa della Pallavolo di avviamento giovanile”. Prossima stagione, fasce di età per Minivolley ed Under 12? “Il Minivolley sarà proposto per i giovani nati tra il 2006-2012, mentre l’Under 12 per quelli nati tra il 2006-2008”. Quali sono i tornei indetti dalla Federazione per queste attività giovanili? “Avremo il Torneo Under 12 (6X6 Femminile, 3x3 Femminile e 3x3, Maschile) ed il Torneone di Minivolley". Ed il certificato Medico? “Per gli atleti che partecipano alla attività di minivolley e ai soli tornei Under 12 è sufficiente il certificato di stato di buona salute rilasciato dal medico di base dell’atleta o da uno specialista in Medicina dello Sport”. Cosa pensi del Volley S3 e dello Spikeball, i nuovi progetti promozionali avviati dalla Fipav? “Bene, credo che è una possibile schematizzazione dell’apprendimento del gioco della pallavolo (Volley S3), che tiene conto dell’aspetto introduttivo motivazionale della schiacciata (Spikeball)”. Spiegaci meglio Sara ... “Il Minivolley è stato semplicemente suddiviso in tre LIVELLI: White, Green, Red” – continua Sara – “in ciascun livello vengono svolte due attività denominate: Volley S3 e Spikeball” – conclude Sara – “Nel Volley S3 la palla durante il gioco non può rimbalzare per terra, nello Spikeball si; il Volley S3 inizia il gioco con la battuta, lo Spikeball con l’attacco – sia il Volley S3 che lo Spikeball in tutti e tre i loro livelli, debbono alla fine realizzare la struttura del gioco della pallavolo: battuta, ricezione, alzata, attacco, muro e difesa”. La schiacciata attrae ... “Infatti si propone lo Spikeball White dai 5 ai 7 anni, i giovanissimi arrivano in palestra, e vanno motivati con il gesto che conquista il punto nel volley, in effetti tutti vogliono attaccare, si tratta dunque di avvicinare i ragazzi alla didattica del volley con un gesto esplosivo che entusiasma”. Se abbiamo capito bene, Spikeball all’approccio, e poi un mix tra Volley S3 e Spikeball? “Diciamo di si, i fondamentali vengono appresi nei vari livelli, e con le modalità Volley S3 e Spikeball, e si passa dai tocchi facilitati dal blocco, dal lancio, dal rimbalzo (solo Spikeball), al gioco continuo (consentito rimbalzo nello Spikeball)" – continua Sara – “il tutto variando: numero dei giocatori, dall’uno contro uno al sei contro sei, dimensioni del campo dai 4,5x4,5 mt agli 8x8 mt del Volley S3 Under 12, ed altezza della rete da 1,60 a 1,90 mt (Volley S3), all’altezza media spalle bambino per lo Spikeball”. Sara, cosa vuoi dirci a conclusione della tua lunga intervista? "Voglio ringraziare tutte le famiglie, per la fiducia che ripongono nelle nostre attività, e per il supporto che ci hanno dato con entusiasmo nella scorsa stagione, un arrivederci a tutti al prossimo Settembre". Siamo grati a Sara per il tempo che ci ha dedicato, dettagliando con professionalità le competenze svolte, ed introducendo le novità tecniche della prossima stagione, ed allora SPIKE o SCHIACCIATA che sia, inizia anche tu a giocare a pallavolo! di Fabrizio Trivelloni Mail i[email protected] Cell. 3392742961 Fonte: Ufficio Stampa Fabrizio Trivelloni (Direttore Tecnico): "Sarà l’occasione per molti giovani di provare ad essere protagonisti sul territorio, un settore quello maschile, considerati i numeri, che richiede in particolare modo sacrificio e determinazione”
(SPORTING PAVONA) - Pavona, 17 Agosto – Terminata con l’amaro in bocca, la stagione della Terza Divisione Maschile dello Sporting Pavona Castelgandolfo, secondo posto in campionato e sconfitta nella finale play off promozione - il gruppo - è ora pronto a ripartire con l’intrigante progetto Prima Divisione, che il Club ha pianificato per la stagione 2017-18. Chiediamo a Lorenzo D’Ambrosi, uno dei giocatori “Libero” dello scorso campionato, impressioni ed aspettative per questa stuzzicante annata, che si prospetta per i ragazzi della prima squadra maschile, targata Sporting Pavona Castelgandolfo. Cosa pensi Lorenzo di questo progetto “Squadra Prima Divisione”? “Sono molto entusiasta di questa scelta e non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura. Confrontarsi con squadre competitive permetterà di avere nuovi stimoli. Affiancare il settore giovanile con dei ragazzi esperti permetterà una crescita esponenziale del vivaio. Il campionato sarà molto impegnativo e noi venderemo cara la nostra pelle”. E’ una competizione in cui non hai mai giocato, sarebbe un gran salto di qualità ... “Dal punto di vista personale, questa opportunità mi darà l'occasione di dimostrare a me stesso quanto valgo confrontandomi con squadre molto forti” – continua Lorenzo – “è la prima volta che affronto il campionato di 1ª divisione, a circa 15/16 anni ho effettuato qualche allenamento con il Laurentina Volley che militava in questo campionato e quindi so il valore delle squadre con cui andremo a competere”. Fallita di un non nulla la promozione in Seconda Divisione, pensi che la società stia investendo nel settore maschile, ed in particolar modo sui giovani del vivaio? “Certamente si! ... Sono sicuro che per noi giovanissimi, sarà un'occasione per dimostrare chi siamo. Mi aspetto una crescita vertiginosa da parte di tutti noi. Un ringraziamento speciale al Mister e al Presidente che ci hanno permesso di partecipare a questo campionato. Noi siamo pronti e ... Forza Pavona!”. Ringraziamo Lorenzo, ed auguriamo a lui ed alla squadra un buon inizio di stagione. di Fabrizio Trivelloni Mail i[email protected] Cell. 3392742961 Fonte: Ufficio Stampa. |
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November 2017
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